La Bosnia Erzegovina dopo le elezioni. Milorad Dodik, già beniamino della comunità internazionale, si oppone strenuamente alla riforma della polizia, condizione per il procedere dei negoziati di adesione all'UE. L'analisi del nostro corrispondente
Ombre sui risultati definitivi delle elezioni in Bosnia Erzegovina, mentre si profilano due possibili coalizioni di governo. Ad un'ipotesi "nazionale" se ne affianca una "funzionale", basata sull'accordo nei confronti della riforma della Costituzione
La Bosnia dopo le elezioni: si conferma la frenata dei partiti storici SDA, SDS e HDZ. Ma il nazionalismo è un motore che si autoalimenta nella cornice politica imposta da Dayton. Uno scenario da crisi permanente. Dal nostro corrispondente
Un commento a caldo dopo la tornata elettorale in Bosnia Erzegovina. Non c'è gran motivo per esultare. Poche le novità rispetto al passato. La vecchia abitudine di giocare sfruttando la paura ha di nuovo funzionato
Tensione sempre più alta in Bosnia Erzegovina a pochi giorni dal voto. In primo piano la violenta strategia elettorale del premier serbo bosniaco, Milorad Dodik. Il ruolo di Belgrado e la convergenza tra i radicali in entrambe le entità. Dal nostro corrispondente
La campagna elettorale più dura del dopoguerra bosniaco. I politici investono sulla possibilità di gestire più potere in una Bosnia Erzegovina senza Alto Rappresentante. Toni pericolosi all'interno di entità e cantoni, recinti elettorali non comunicanti